Brevettato sistema per il trattamento dei tumori che combina impulsi elettrici e radiazioni ionizzanti
Il nuovo brevetto dell’ENEA trova applicazione nel settore bio-ingegneristico per lo sviluppo di dispositivi biomedicali rivolti, in particolare, al trattamento dei tumori.
Il sistema prevede la combinazione di irraggiamento con impulsi elettrici ultra-brevi e radiazioni ionizzanti, ed è stato testato su linee cellulari tumorali umane, particolarmente ricche in cellule staminali tumorali considerate le iniziatrici del tumore e responsabili delle sue recidive.
L’azione di questi segnali elettrici di durata ultra breve e la loro combinazione con le radiazioni ionizzanti è stata testata nel Laboratorio di Tecnologie Biomediche (TEB) dell’ENEA su linee cellulari di medulloblastoma, un tumore pediatrico a prognosi prevalentemente infausta, per il quale rimane estremamente urgente lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche e la riduzione dei gravi deficit cognitivi associati alle terapie convenzionali, soprattutto quella radioterapica.
Il pretrattamento con impulsi elettrici e la successiva applicazione di radiazioni ionizzanti ha dimostrato un’efficacia selettiva di radio-sensibilizzazione delle cellule staminali tumorali di medulloblastoma, anche con dosi ridotte di radiazioni.
Questa invenzione può essere sfruttata a livello industriale attraverso la realizzazione di dispositivi di generazione e applicazione in ambito clinico e può riguardare il trattamento di tutte le tipologie tumorali.
Le imprese potenzialmente interessate all’invenzione sono quelle operanti nel settore dell’industria biomedica e delle applicazioni di nuove tecnologie in campo medico. In particolare, esistono in Italia, in Europa e negli Stati Uniti aziende che si occupano specificatamente di sviluppare sistemi di generazione e applicazioni in ambito medico di segnali elettromagnetici di diversa natura. Un'altra porzione di aziende interessate riguarda quelle operanti nello sviluppo software e programmazione di firmware di dispositivi potendo sviluppare sistemi di gestione integrata per l’applicazione combinata dei due agenti fisici in oggetto.
Chiaramente all’invenzione possono essere interessati tutti i paesi in cui le patologie tumorali sono diffuse. Quindi sicuramente i paesi industrializzati dove la radioterapia è applicata con protocolli convenzionali e innovativi su molte tipologie di tumori. Questi paesi avranno pertanto maggiore interesse ad acquisire una modalità terapeutica volta a ridurre le dosi di radiazioni ionizzanti e a potenziare la risposta della terapia per colpire le cellule tumorali staminali responsabili dell’iniziazione, del mantenimento e della progressione tumorale. Poiché la terapia combinata non prevede l’utilizzo di farmaci, risulta a basso costo con un potenziale utilizzo anche in paesi in via di sviluppo.